Dopo la raccolta fondi, iniziata a Pasqua 2016, e la promozione del progetto finalmente abbiamo raggiunto il primo concreto traguardo: la consegna del farmaco.
Il Progetto Tanzania, promosso con lo slogan Cuori Generosi For Tanzania, è nato per sostenere il prof. Lucio Luzzatto, impegnato ad arginare l’emergenza anemia falciforme in Tanzania. Al Muhimbili National Hospital di Dar es Salaam, sono seguiti circa 5.000 pazienti che necessitano di un farmaco fondamentale per contrastare la malattia: l’idrossiurea. Si tratta di un farmaco di base per i pazienti italiani e che non presenta un costo eccessivo: basterebbero 15 dollari al mese per la terapia, cifra che i pazienti affetti da questa forma di emoglobinopatia non possono permettersi.
Oggi siamo felici di condividere con voi la notizia del primo concreto traguardo raggiunto: la consegna del primo flacone del farmaco ai pazienti del prof. Luzzato.
Ringraziamo tutti i nostri sostenitori che hanno creduto in noi e hanno dimostrato di voler contribuire ad un progetto così importante che continueremo a portare avanti: l’emergenza non è arginata.
A seguire le parole del prof. Lucio Luzzato, del prof. Aurelio Maggio e di Giuseppe Cutino:
“Senza idrossiurea – dichiara il prof. Lucio Luzzatto – soprattutto bambini e adolescenti vanno incontro a crisi falcemiche acute e dolorose. Crisi che possono produrre infarti a organi vitali come cervello, polmoni, fegato o ossa, con un rischio elevato di morte. Grazie all’intervento dell’Associazione Cutino che in questi anni tanto ha fatto e continua a fare per i pazienti talassemici, tutta la fase della preparazione farmaceutica, dall’uso della sostanza attiva al confezionamento delle capsule, ai controlli di qualità, è stata possibile. Un ringraziamento particolare va al nostro consulente farmacista dr. Enrico Costa del Policlinico Borgo Roma di Verona, senza il quale il progetto non sarebbe decollato”.
“L’anemia falciforme o drepanocitica – dichiara il prof. Aurelio Maggio, direttore del Campus di Ematologia Franco e Piera Cutino – è una malattia del sangue che attacca il globulo rosso falcizzandolo, ossia cambiandone la forma che diventa appunto a forma di falce . Ogni anno in Tanzania circa 20mila bambini nascono affetti da questa patologia ematica e circa il 90% muore entro i primi cinque anni di vita perché non ha accesso a farmaci adeguati. Attualmente, al Campus Cutino, seguiamo 170 pazienti con varie forme di anemia falciforme”.
“Questo importante obiettivo – afferma Giuseppe Cutino, consigliere dell’Associazione Piera Cutino – raggiunto grazie alla generosità di tanti amici della nostra Associazione, è solo l’inizio. Adesso vogliamo fare in modo che l’idrossiurea possa essere prodotta direttamente nel centro della Tanzania in modo che tutti i piccoli pazienti possano utilizzarlo e essere salvati. Per questo invito tutti a dare il proprio contributo al progetto #CuoriGenerosiForTanzania con una donazione. Tutte i modi per sostenerci si trovano sul nostro sito www.pieracutino.it Grazie di cuore”