Per fare il punto su quanto realizzato all’Ospedale “Villa Sofia Cervello” di Palermo nel 2022, per lo sviluppo delle terapie innovative CAR-T, abbiamo incontrato il dottor Luca Castagna – Direttore dell’Unità Operativa Semplice di Trapianti del nosocomio palermitano.
Dottor Castagna, potrebbe indicarci le principali attività svolte in questo 2022 in merito al progetto CAR-T di ci ha già parlato in passato su questa rivista?
Per il 2022 il progetto CAR-T ha continuato il suo viaggio. In particolare, abbiamo avuto due momenti formativi estremamente importanti poiché hanno interessato non soltanto chi è coinvolto direttamente nel progetto, ossia i medici – sia della parte ematologica, sia della parte trapiantologia dell’Ospedale “Villa Sofia Cervello” – ma anche altri ematologi della Sicilia. Un momento importante per l’attività formativa svolta, ma anche per l’attività d’informazione che ci ha consentito di portare i medici del territorio a conoscenza dell’esistenza di questo importante progetto.
Questi momenti di informazione che risultati hanno prodotto fattivamente per i pazienti?
Per quanto riguarda la parte clinica, nel 2022 abbiamo infuso tre pazienti con la tecnica delle CAR-T e due sono in procinto di esserlo. Continuiamo ad infondere, sia pazienti con linfoma, sia con leucemia linfoblastica acuta, nonostante il limite dei 25 anni di età per questi ultimi. Per il momento tutti i pazienti trattai stanno bene, ma sicuramente la nostra esperienza deve consolidarsi trattando altri pazienti con le CAR-T.
L’importante lavoro che state svolgendo è stato riconosciuto anche al di fuori dei confini siciliani?
Assolutamente, sì. Per quanto riguarda la parte più prettamente scientifica, infatti, siamo stati coinvolti da una rivista di settore scientifico internazionale, con un impact factor importante, per la pubblicazione di una revisione della letteratura dei dati di trattamento con le CAR-T o con il trapianto allogenico nei linfomi aggressivi. Questa pubblicazione è stata inviata e attendiamo la revisione da parte della rivista prima di poter dire che sia stata accettata.
Ci muoviamo quindi su diversi fronti e ci prepariamo anche ricevere e trattare un flusso maggiore di pazienti via via che le indicazioni alla terapia con CAR-T si espandono secondo le direttive dell’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA).
Ci congratuliamo con il dottor Castagna per lo sviluppo del progetto CAR-T, con l’auspico che in futuro ci possano essere sempre più pazienti che possano beneficiare di questa terapia.
Il progetto è realizzato con il contributo di Novartis Farma SpA