Vi racconto i primi giorni trascorsi con M e la sua famiglia nella Grande Mela. Sono stati giorni intensi ma soddisfacenti perché ho avuto modo di conoscere meglio M e comprendere la sua esperienza.
Nell’ottobre del 2013 M si è sottoposta al trapianto di cellule staminali modificate geneticamente (difficile a dirsi quanto a farsi), aveva 19anni. Purtroppo il suo trapianto non è andato a buon fine. È qui con me a New York per effettuare prelievi e mieloaspirato di controllo annuale. Nonostante il suo trapianto è da considerare un “failure” per lei è una grande vittoria. Inizialmente incredulo da quanto sostiene, ho compreso bene la sua “vittoria” dopo avermi spiegato che grazie al trapianto il suo fabbisogno trasfusionale si è ridotto ed è passata da una trasfusione ogni 15 giorni ad una ogni sei settimane e per lei è un gran risultato. Ha aggiunto che non dover vedere noi medici spesso, come un tempo, è una gioia immane! (Forse avrei dovuto offendermi come rappresentante della categoria ma credo che abbia pienamente ragione) 🙂