Il primo scoglio è stato superato, G. ha terminato il ciclo di chemioterapia. A chi gli chiede come sta risponde sempre: “Tuttapposto”.
In quattro giorni ha effettuato 14 infusioni di chemioterapico e fortunatamente non ci sono stati eventi avversi. A giorni farà il trapianto.
In questi giorni in reparto G. ha fatto conoscenza con medici, infermieri, nutrizionista, addetto alle ordinazioni, fisioterapista, occupational terapist (non mi chiedete cosa faccia perchè non so rispondervi), consulente spirituale, responsabile dell’international center, responsabile delle attivita’ ricreative, addetti alle attività ricreative, interpreti, volontari, e altre figure lavorative a noi umani sconosciute. Tutti amano l’Italia, hanno almeno un trisavolo italiano, hanno visitato Firenze, Roma e Venezia, e si ripromettono di andare in Sicilia il prima possibile. Per non parlare del cibo e del mare! Parlano di noi un po’ per luoghi comuni ma risultano adorabili, sin dal primo momento si sono mostrati disponibilissimi e pronti ad aiutare G. in questo lungo percorso. E in fondo è solo questo che conta.