La celocentesi è un esame clinico grazie al quale è possibile conoscere, a partire già dal secondo mese di gestazione lo stato di salute del feto, soprattutto se sarà affetto da Talassemia.
Questa diagnosi prenatale è stata messa a punto a Palermo e attualmente in Italia ed in Europa viene eseguita soltanto presso il Campus di Ematologia “Cutino” dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia Cervello.
Di seguito il testo tratto da un articolo pubblicato nel Giornale di Sicilia.
“La celocentesi consente di effettuare l’accertamento in una fase più precoce, rispetto a quella che possono garantire il prelievo dei villi coriali (CVS) e del liquido amniotico (amniocentesi), ed è richiesta soprattutto dalle coppie che hanno avuto una precedente esperienza negativa con diagnosi di feto affetto.
La procedura della celocentesi è stata avviata nel 2006 presso il laboratorio di diagnosi prenatale della U.O.C. di Ematologia delle Malattie Rare del Sangue e degli Organi Emopoietici dell’Azienda Villa Sofia Cervello, in collaborazione con l’U.O.S. di Diagnosi Prenatale, afferente all’U.O.C. di Ginecologia ed Ostetricia. “Soprattutto negli ultimi due anni – sottolinea il Professore Aurelio Maggio, Direttore dell’Unità Operativa di Ematologia delle Malattie Rare del Sangue e degli Organi Emopoietici abbiamo assistito ad una richiesta sempre più crescente di celocentesi da parte sia della popolazione siciliana che di un cospicuo numero di pazienti che provengono da tutte le altre regioni italiane. Circa il 18% delle celocentesi vengono effettuate per coppie a rischio provenienti da fuori regione, in quanto la talassemia non è solo un problema regionale ma interessa tutta la popolazione nazionale. 9 donne su 10 oggi scelgono di interrompere la gravidanza se il feto risulta affetto da talassemia. La celocentesi permette di anticipare la diagnosi di 4 settimane, consentendo eventualmente di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e non all’aborto terapeutico […]
La cavità celomica o extraembrionale si sviluppa durante la quarta settimana di gestazione e rappresenta lo spazio più grande all’interno del sacco gestazionale nel corso delle prime nove settimane di gravidanza, mentre alla dodicesima settimana scompare del tutto. Questa cavità avvolge la cavità amniotica ed il feto in via di sviluppo. La celocentesi permette di prelevare una piccola quantità (circa 1 ml) di liquido dalla cavità celomatica in cui sono contenute cellule di origine fetale da cui si estrae il DNA per lo studio genetico.
Presso l’U.O.S. di Diagnosi Prenatale, diretta dalla Dott.ssa Francesca Damiani, vengono effettuate le procedure di controllo fetale ed il prelievo di liquido celomatico mediante l’utilizzo di sonde ad alta risoluzione ecografica.
La sicurezza del prelievo rende la celocentesi sovrapponibile al prelievo dei villi coriali o del liquido amniotico.”
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Per eventuali informazioni è possibile contattare il numero telefonico: 0916802770 (Dr. Giambona) o mediante E-mail: a.giambona@villasofia.it; sergio.mangano@pieracutino.it”