Esiste un tipo di anemia – detta “falciforme” – particolarmente grave.
L’anemia falciforme o anemia drepanocitica è una malattia del sangue che attacca il globulo rosso falcizzandolo, ossia cambiandone la forma che diventa appunto a forma di falce.
Ogni anno 20.000 bambini in Tanzania nascono affetti da questa patologia ematica e circa il 90% muore entro i primi 5 anni di vita, perché non ha accesso a farmaci adeguati (dati ONU Italia).
L’Associazione Piera Cutino, con il “Progetto Tanzania” sostiene il prof. Luzzatto impegnato a curare circa 5 mila pazienti presso il Muhimbili National Hospital di Dar es Salaam.
Il prof. Lucio Luzzatto – genetista ed ematologo di fama internazionale, oltre che professore onorario di ematologia all’Università di Firenze – dalla Tanzania ci ha lanciato un appello di aiuto: lì segue circa cinque mila pazienti con anemia falciforme che necessitano di idrossiurea, un farmaco di base per i pazienti italiani che diventa quasi irreperibile in Tanzania, nonostante il costo di soli 15 dollari al mese per paziente. Purtroppo questi pochi dollari diventano un costo elevatissimo per la popolazione locale, ma senza questo farmaco, chi è affetto da anemia falciforme va in contro a complicanze che comportano rischi mortali. L’unico medicamento di dimostrata efficacia per diminuire tutti questi rischi è l’idrossiurea.
«Senza idrossiurea – dichiara il prof. Lucio Luzzatto che segue quotidianamente i pazienti in Tanzania – soprattutto bambini e adolescenti vanno incontro a crisi falcemiche acute e dolorose. Crisi che possono produrre infarti a organi vitali come cervello, polmoni, fegato o ossa con un rischio elevato di morte. Per questo si chiede l’intervento dell’Associazione Cutino che in questi anni tanto ha fatto e continua a fare per i pazienti talassemici».
La collaborazione attivata tra l’Associazione Piera Cutino e il prof. Lucio Luzzatto nasce dunque per contribuire ad arginare quella che nel Paese africano è una vera e propria emergenza: la Tanzania, infatti, è l’area al mondo dove è maggiormente diffusa questa particolare forma di emoglobinopatia.
Cosa faremo con i fondi che raccoglieremo
Il progetto prevede l’acquisto della sostanza chimica idrossiurea a un prezzo ridotto e successivo incapsulamento realizzato dal laboratorio della farmacia del Muhimbili National Hosptal. Con circa 80 mila euro si potrebbero preparare abbastanza capsule per la somministrazione continuativa i idrossiurea a mille pazienti con anemica falciforme.
L’Associazione Piera Cutino, che si impegna ogni giorno a promuovere la Ricerca e sconfiggere la Talassemia, con la raccolta fondi “Promuoviamo la Ricerca” della scorsa Pasqua ha devoluto parte del ricavato a sostegno del “Progetto Tanzania”. Siamo riusciti a destinare circa 1.500 euro alla Tanzania per l’acquisto del farmaco idrossiurea. Saranno quindi 10 circa i pazienti che per un intero anno potranno essere curati in maniera decisamente più efficace riducendo di molto il rischio di gravi crisi che potrebbero condurre anche alla morte.
Ma la raccolta fondi continua, con le donazioni spontanee e le sottoscrizioni del 5xmille!
Questo è uno dei tanti, importanti obiettivi come Associazione e per questo continuiamo a chiedervi di donare il vostro concreto contributo per salvare vite umane… ovunque esse siano.
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